L’isola dei liombruni
Samuele si rigira nel letto.
Accanto a lui, rannicchiato, suo fratello piccolo tiene la bocca semiaperta nelle apnee del sogno. Le zampe di un tavolino riverberano in fondo alla stanza, illuminata dal rosseggiare del fornelletto antizanzare. Accostato al tavolo si indovina l’intreccio
di un canapè con sopra impilati i teli del mare ancora impregnati di sabbia e salsedine. La persiana è accostata, tagli neri e bianchi; lontano, il rollio della risacca. Sul grande cuscino Samuele volta il capo. Le palpebre ben chiuse tremano. A un tratto, dalla bocca gli sfugge una parola, si stacca dalle sue labbra in un sussulto.
«Liombruni».
Se solo sapesse, se solo potesse esserne sicuro, perché se loro ci fossero, se esistessero oltre il muro del sogno, allora Cecella
avrebbe ragione, che anche qui ne vale la pena, anche qui poi si può vivere. Avvinghiato al cuscino, il ragazzo cerca di afferrare
una qualsiasi certezza: esistono le rose?, è salato il sangue?, il sole tramonta ogni giorno? Soprattutto, esistono i liombruni?. [...] prime 33 pagine del libro
podcast altri capitoli (Sito ufficiale - Liombruni.com)
Primi capitoli del libro di:
Giovanni De Feo, L’isola dei liombruni, Fazi Editore, 3 giugno 2011
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