Mia madre è un fiume
Certi giorni la malattia si mangia anche i sentimenti. È un corpo apatico, emana l’assenza che lo svuota. Ha perso la capacità di provare. Allora non soffre, non vive.
Le visite di controllo servono a me. Mi rassicurano, non l’ho ammalata io e l’evoluzione è lenta. Alcune abilità sono in parte conservate. L’accompagno, mi occupo di lei, sono una figlia sufficientemente buona.
Il lungomare è deserto a quest’ora, arriva il rumore buio delle onde e l’acqua della risacca che macina sabbia e conchiglie. Ho parcheggiato lontano per passeggiare un po’ insieme. Mia madre cammina separata, ma ha rallentato il ritmo. La prendo sottobraccio, la manica della giacca sa di Adriatico. Sulla sponda opposta Fioravante prigioniero soffriva la fame di una patata lessa al giorno.
Si rilassa, accordiamo l’andatura. Chiedo se le piace l’odore del mare. Dice che sì, insomma, ma lei è nata in montagna, preferisce il profumo delle erbe, dei fiori, non si è mai distesa su una spiaggia. Le avrebbe fatto bene alle ossa, osservo. Ride, adesso è tardi, non se lo metterebbe un costume da bagno. [...] prime 28 pagine del libro
ISBN 978-88-6192-161-0
Libro candidato al Premio Strega 2011
dal 10 febbraio 2011 all'8 marzo si è svolto il gioco 6 IN COPERTINA proposto da Elliot Edizioni e organizzato dallo staff 10 righe dai libri! Frasi e nomi dei vincitori
Primi capitoli del libro di:
Donatella Di Pietrantonio, Mia madre è un fiume, Elliot Edizioni, 15 gennaio 2011
sembra bello davvero, metto in wishlist (e magari do un suggerimento allo staf *coff coff*)
Scrittura intensa e diretta, soprattutto quando descrive aspetti legati a sentimenti profondi intrecciati a percorsi di dolore e sofferenza.
Significative le prime righe che introducono ad uno scenario dove la sofferenza, la speranza e l'amore creano un vortice tanto intenso quanto incontrollabile. La vita come una partita a carte, imprevedibile sino all'ultima mano da giocare.
ACCODA LA FRASE
USCIAMO
"Usciamo che é già buio. L'odore sconosciuto del mare le arriva in goccioline minute, le domando se lo sente. Risponde con un monosillabo e continua, chiusa e ostile" (pag. 113)
OSTILE
ACCODA LA FRASE
"A piedi" (commento)
A piedi si può percorrere il mondo, se la voglia e la curiosità ti accompagnano, ma a piedi con i migliori amici, o con la famiglia o con il nostro innamorato, felici, usciamo.
USCIAMO
ACCODA LA FRASE
L'ATTESA
"L'attesa del ritorno era nell'aria per settimane, tu sorridevi sempre, persino il nonno era meno agro, i cani in allerta. Ed eccoli, la sera, stremati dal viaggio in treno, autobus, machine di piazze, l'ultimo tratto a piedi." (pag. 71)
A PIEDI (COMMENTO)
ACCODA LA FRASE
LA MANO (COMMENTO)
la mano non é solo un arto, ma il mezzo per trasmettere emozioni, o il saluto, che precede , a volte, l'attesa.
L'ATTESA
ACCODA LA FRASE
LA SERA
"La sera del solstizio d'inverno ho rotto le acque e via in ospedale. Il nevischio sferzava i vetri della macchina, frenava la corsa. Mentre mi portavano in sala parto siete arrivati, vi ho fatto ciao con la mano." (pag. 143)
LA MANO
ACCODA LA FRASE
Un ALBERO (COMMENTO)
Un albero é un simbolo, ma é anche un riparo, dal sole di giorno, dal caldo la sera (LA SERA)
Accoda la frase
LA ZAVORRA
"La zavorra mi tiene a terra, i denti stridono sulle maglie della catena. Ho chiamato ogni limite mia madre. Le ho imputato il mio volo zoppo. Lei é il mio pretesto. E' causa e motivo. Mia madre é un albero." (pag. 173)
UN ALBERO (commento)
ACCODA LA FRASE
TRACCE PROFONDE (commento)
Tracce profonde sono quelle che dà il dolore, che si insinua in ogni più remoto recesso e lascia con sofferenza la zavorra.
LA ZAVORRA
ACCODA LA FRASE
RIDE
"Ride in dialetto ai nostri sporchi ricordi.Quando glieli restituisco li trattiene per qualche commento, oppure li conserva un po' più a lungo, se corrispondono a tracce profonde" ( pag. 96)
TRACCE PROFONDE (commento)
ACCODA LAFRASE
BENE (COMMENTO)
Bene é un avverbio che indica una condizione fisica, spesso psicologica, di benessere e felicità, per cui l'essere umano gode, vive felice, ama, ride.
RIDE
ACCODA LA FRASE
L'INCUBO
"L'incubo che ho messo in bella copia per lei le ha fatto bene" (pag.66)
BENE (commento)
ACCODA LA FRASE
COMMENTO
"UN GIORNO"
Un giorno dura un attimo, se prevale in esso la felicità, una vita, se prevale l'incubo"
L'INCUBO
ACCODA LA FRASE
LA LONTANANZA
"La lontananza mi mordeva il petto. Mi facevo ritrovare con gli occhi umidi dell'ultimo pianto, in grembo il ramo dalle foglie afflosciate e le ciliegie più mature di un giorno" (pag.27)
UN GIORNO
ACCODA LA FRASE
COMMENTO:LUCE GRIGIA
"Luce grigia è una luce triste, la luce dei ricordi tristi, oppure la luce che circonda chi soffre per la lontananza"
LA LONTANANZA
GLI OCCHI
"Gli occhi hanno un colore diverso, un azzurro innaturale, velato dalla cataratta, nella scarsa luce grigia" (pag. 153)
LUCE GRIGIA (commento)
All'umore (commento)
All'umore, che è il tono affettivo che colora l'intera nostra esperienza soggettiva, attribuiamo il comportamento. lo si rileva da molti elementi, come la voce, gli occhi.
GLI OCCHI
L'incubo
"L'incubo é una ragnatela vischiosa che il risveglio ha appiccicato alla pelle, all'umore" (pag. 104)
FAVOLA (commento)
La favola é una breve storia fantastica, può essere lieta, certo non ritrae, come nei racconti di paura, l'incubo.
Spiaggia (commento)
Un'infinità di granelli su cui distendersi, passeggiare, un luogo di gioco o di favola.
FAVOLA
MARE
"Chiedo se le piace l'odore del mare. Dice che sì, insomama, ma lei é nata in montagna, preferisce il profumo delle erbe, dei fiori, non si é mai distesa su una spiaggia" (pag.9)
SPIAGGIA (commento)
AGOSTO(Commento)
"Agosto per sognare, per chiudere gli occhi e farsi trascinae dalla bezza del mare"
MARE
CORPO
"Anche il corpo è uno straniero. Non ricorda se ha mangiato, se lo deve lavare. Scopre ogni giorno con lo stesso stupore il secondo dito del piede destro che da anni si é solevato e sovrapposto all'alluce. Indossa la maglia di lana una mattina afosa d'agosto."
(pag.559
AGOSTO
"BENE"(commento)
Bene é un semplice avverbio, ma indica una condizione di benessere. Soprattutto , é il contrario di male, che può portare sofferenza, sia all'anima che al corpo"
CORPO
OGGI
"Oggi sono la professoressa di latino. Allora, interroghiamo Esperia Viola su Fedro, Lupus et agnus, che tu hai conosciuto bene" (pag. 35)
BENE (commento)
MASCHI (commento)
Maschi sono gli individui di sesso maschile, un tempo preferiti alle femmine, e gli unici in pasato ad studiare, a differenza di oggi.
OGGI
IN UNA CASA
"in una casa al confine tra i comuni di
Colledara e Tossicia. Era l’ultima abitazione prima dei monti,
un piccolo sasso rotolato per sbaglio dal fianco orientale
dell’Appennino abruzzese.
Apparteneva ai tuoi nonni paterni e lì sono cresciute le
famiglie dei loro due figli maschi". (pag. 10)
MASCHI (commento)
Commento a casa.
"La casa é un nido intenso di affetti. Qualunque esa sia, ognuno ama vivere in una casa".
IN UNA CASA
MONDO
"Il mondo irrompeva in casa" ( da pag.13)
Commento a casa
CONTATTO (commento)
Il contatto è un accostamento di due corpi fino a toccarsi, ma qualcuno ama la solitudine, non accetta il mondo.
MONDO
Rachele,
alla frase si accoda un commento e al commento si accoda la frase
mi diverto quando fai casino
VITA
"Nella tua vita la seconda rivoluzione la fece la radio"(da pag. 13)
Radio
Accoda la frase:
(LEI)
"Lei rise e accettò. Esperia era la
carbonaia dalla chioma zingara che anni prima era venuta
a bruciare legna insieme ai fratelli e stupiva il bosco di tuo
nonno con voce di sirena silvestre. Chiunque l’ascoltava
se ne invaghiva, Fioravante compreso. Con il nome chiamò
sulla figlia tutta quella bellezza e tu hai sempre cantato e
fischiettato, accompagnandoti la vita." (da pag. 12)
VITA
LEI e lui, entità parallele che per raggiungersi possono soltanto allungare una mano; ma quando la presa si lascia, non c'è più speranza di contatto.
ACCODA la FRASE
(SILENZIO)
"Ero complice del suo silenzio, ma sapevo che meritava di essere tradito. Avevo paura, per contagio da LEI." da pag. 106
(LEI)
Gioco Accoda la frase:
Il terremoto è l’ammonimento della natura, che ci sconvolge con la sua potenza e determina in noi un forte senso di smarrimento e desolazione. Dopo lo scuotimento generale, segue il silenzio.
Gioco ACCODA LA FRASE
per esempio, inizio io con una frase in coda al commento di Angelo:
(OCCHI) frase da pag. 78
"Mio padre riproduceva vicino a me la potenza di quell’animale. Con gli occhi chiusi pregavo che finisse presto, come durante il TERREMOTO."
Il prossimo post deve essere un commento e la frase deve iniziare con la parola TERREMOTO...
Abbiamo appena pubblicato le Frasi e nomi dei vincitori del gioco 6 in copertina http://www.10righedailibri.it/6-copertina
Tra pochi giorni pubblicheremo i vincitori del gioco 6 in copertina (Donatella DI Pietrantonio - Mia madre è un fiume)
Il fiume è un corso d’acqua perenne (non va mai in secca) che scorre principalmente in superficie; può essere alimentato dalle precipitazioni piovose, dallo scioglimento di nevi o di ghiacciai. Dalla sorgente il fiume comincia la discesa verso valle con una pendenza variabile all'interno di uno spazio fisicamente delimitato da spartiacque, detto letto, che costituisce il fondo di una valle, che altro non è che il risultato del lavoro d’erosione compiuto dal fiume stesso nel corso del tempo. E' strano notare quanto a volte la natura ci somigli... e quanto il fiume rappresenti mia madre ai miei occhi.
Un lungo dialogo con la madre che diventa un discorso interiore, un monologo dell'anima, che scava nella storia intima, delle proprie radici e nei gesti più semplici, quotidiani, alla ricerca delle risposte e delle testimonianze, che la malattia, la sofferenza, il dolore rischiano di cancellare per sempre.
Una voce nuova, commovente nella sua essenzialità.
Un rapporto complicato tra madre e figlia che ci trascina come un torrente in piena in un mondo contadino dimenticato.
Romanzo d’esordio promettente. Un linguaggio diretto ed evocativo, privo di facili sentimentalismi.
commenti in gara, postati per errore sotto il regolamento
- by raquel21 | Ven, 04/03/2011 - 22:02
Titolo intenso, prosa ricca d'amore filiale, descrizioni significative...un fiume pieno d'acqua corrente.
- by p.ferrante | Lun, 28/02/2011 - 18:15
C’è un cordone ombelicale ritorto che percorre tutta la narrazione e che a tratti sembra sciogliersi nel ricordo di infinitesime complicità, dei momenti di tenerezza rubati nel sonno, poi, improvviso, il cordone si restringe, rende cianotiche le parole, è l’amore che non si sente ricambiato, un senso di ingiustizia che monta e si prepara ad esplodere in una vendetta senza senso nè compimento.
- by p.ferrante | Lun, 28/02/2011 - 18:14
Mia madre è un fiume, romanzo d’esordio di Donatella Di Pietrantonio, affronta con delicatezza estrema, ma senza remore, il tema del rapporto più profondo e ancestrale, quello tra madre e figlia, lo fa parlando di anaffettività e mancanza, di vita contadina e gesti distratti, costruendo un lessico famigliare abruzzese intessuto coi lemmi dei ricordi e delle tradizioni, delle cose che scottano ancora, della cicatrici lasciate dalle parole non dette, dalle carezze non ricevute.
- by Sweets Dreems | Ven, 25/02/2011 - 01:06
Ci sono cose nella vita che non si spiegano, non si comprendono, ma si vivono…intensamente....come il rapporto tra madre e figlia, quando ogni attimo vissuto è una conquista indimenticabile...ogni giorno un regalo...
Dalle asperità dell'Appennino, in una cornice che richiama il mito arcaico della terra, emerge il legame profondo tra madre e figlia. All'intreccio sapiente dei ricordi si contrappone uno stile asciutto e scarno.
Una prosa asciutta e senza fronzoli per un romanzo che scorre veloce come fotogrammi di un film. Una scrittura cinematografica che appieno descrive il fluire di sensazioni e sentimenti tra una madre e una figlia qualunque.
la storia c'era, c'era tutta e forte, ma le corde erano da accordare la scrittura mi è sembrata non scorrevole come un fiume ma piuttosto una fiumara in autunno(io amo le fiumare comunque.hanno il fascino delle fiumare).però merita sia per il titolo che trovo bello e significativo e poi perchè fa pensare alle figlie che siamo state e che siamo alle mamme che siamo e che saremo.
Il romanzo ha una prosa a volte calma altre volte vorticosa, quando fa trapelare un amore più intenso.