L’armatura di Kieran
Leggevo pigramente il giornale, mangiucchiando delle noccioline. Il sole entrava allegro dalla finestra del salotto (senza tende perché le avevo appena messe a lavare) e da lì a qualche minuto mi avrebbe chiamata Agla per raccontarmi come era andato il suo appuntamento con Zack.
Non che mi aspettassi chissà quali novità. Nelle ultime settimane il loro rapporto era decisamente monotono. Lui la corteggiava sfacciatamente (aveva anche disegnato un graffito con le loro iniziali sul muro di fronte alla sua camera da letto) ma Agla non riusciva proprio a digerire il fatto che lui ci avesse tradito per spifferare tutto ad Elena durante la nostra missione a Padova. Non potevo non darle ragione, da una parte. Anche se, dall’altra, ero consapevole che infine anche Zack aveva giocato la sua
parte. E di certo non una parte secondaria. Chissà… forse senza di lui…
Ma la mia attenzione fu improvvisamente richiamata alla realtà e le oziose fantasie su Agla e Zack furono presto abbandonate. Avevo letto un nome. Un nome che da quella notte odiavo profondamente, ma che mi ossessionava anche, come se avessi la sensazione, la paura, la certezza che non sarebbe stato punito come avrebbe dovuto, come si meritava: Marina Ghigliozzi. [...] prime 27 pagine del libro - ISBN 978-88-903613-9-5

Vincitore del Premio Letterario Bastet 2010 per la diffusione della cultura del gatto nella letteratura