Un amore perfetto
La prima volta che vidi Marius, quando non potevo avere nemmeno il lontano sentore che un giorno mi sarebbe stato utile – o che io lo sarei stato a lui, se è per questo – fu a un funerale in un cimitero di campagna nello Shropshire. Una di quelle classiche mattine del Wrekin rese note dal poeta Housman – una pioggia grondante che si riversava sulla lapide e sul poggio, un vento fortissimo che sconquassava gli esili alberelli, una mattina alluvionata, fradicia, di quelle in cui è meglio essere morti che vivi. A me non importava, io non ero di lì. Potevo infilarmi le galosce prima di lasciare l’albergo, aprire l’ombrello, resistere finché c’era da resistere e poi filarmela. Ma alcuni dei presenti alla sepoltura avevano scelto di vivere in quel luogo dimenticato dalla speranza. Non chiedetemi perché. Per contribuire alla loro prematura inumazione, suppongo. Per farla finita con la vita ancor prima che la vita l’avesse fatta finita con loro.
C’è una tale smania di soffrire, lì fuori. Una tale apocalittica impazienza. [...] prime 38 pagine del libro
ISBN 978-88-6005-039-7
Titolo originale: The Act of Love
Copertina di Emanuele Ragnisco
recensione (Raffaello Ferrante - Mangialibri.com)
Primi capitoli del libro di:
Howard Jacobson, Un amore perfetto, traduzione di Milena Zemira Ciccimarra, Cargo, 13 ottobre 2010
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