«Zucchero di canna e cotone in Louisiana. E’ veramente questo il presente dell’Intrepido?»
L’uomo posò il bicchiere sul tavolino. «E’ passato così tanto tempo dall’ultima volta, che temo di essermi scordato perché ti voglio uccidere.»
«Pensavo volessi scoparmi.»
Bavastro si voltò, guardando la splendida Morgana sulla porta, pure in asettici pantaloni militari verdi e canottiera nera. Aveva i capelli corti, a spazzola, che facevano ancora di più risaltare i morbidi lineamenti del volto.
«L’ho fatto diverse volte, posso ritenermi soddisfatto.»
La donna avanzò, le movenze di una pantera. Si piazzò di fronte alla sua sedia a dondolo.
«E così, ancora una volta, ti sei rimesso in piedi, ricostruendoti un impero finanziario degno di tal nome,» sospirò amareggiata. «Dopotutto, Francis Drake ha commesso un errore nel lasciarti in vita.»
«Già, vaglielo a ricordare. Per quanto possa essere utile parlare con una lapide.»