Dio ne scampi dagli Orsenigo
 

Dio ne scampi dagli Orsenigo

Autore: 

Vittorio Imbriani

Editore: 

Allori Edizioni

Anno: 

2003

Traduttore: 

G. Sgavicchia

Numero Pagina: 

61

"[...] una relazione è, quasi sempre, più pesante del matrimonio". Sicuro! Impone obblighi maggiori, senza diritti corrispettivi: e la parte piacevole tocca, non di rado, al marito; e la gravosa, all'amante. Questo, perché l'amore non è da tutte; bensì, da pochissime, arcipochissime. L'amore, anch'esso, è manifestazione della fantasia; la facoltà d'amare è cognata alla virtù poetica. Se una femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato modo, ben potrà civetteggiare, condiscendere, eccitare, lusingare, promettere, deludere, cruciare e crucciarsi, bisticciarsi, rappattumarsi, come chiunque sa contar fino ad undici può, scandire endecasillabi: ma i versi, per sé soli, non fanno poesia, né le condiscendenze, da sole, costituiscono l'amore. Il senso n'è sustrato e presupposto, non essenza.