Tutti dormono ma io no. Non mi piace il silenzio. Nel vicolo mio è sempre mezzogiorno, anche la notte; la vita non smette mai, pure c'è stata la guerra .Guardo fuori dal finestrino e vedo solo rovine. Carri armati capovolti, cabine di aereo distrutte, palazzi mezzo crollati. Pezzi di cose rotte dovunque. Mi viene la tristezza nella pancia. Come quella volta che mia mamma Antonietta mi cantò una canzone che diceva "Ninnaò ninnaò, questo bimbo a chi lo do..." e mi fece passare il sonno, perché il bimbo prima glielo davano all'uomo nero, ma poi nemmeno l'uomo nero lo voleva più, così lo appioppava a qualcuno altro che lo regalava a un altro ancora e poi non si capiva che fine faceva.