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Il turno

Autore: 

Luigi Pirandello

Editore: 

Einaudi

Anno: 

1978

Numero Pagina: 

102

- Quella era dunque la casa di tutti... E Stellina là, in mezzo a voi, mentre il vecchio dormiva...
- Eravamo là tutti, è vero, - ammise Pepè, - ma non si faceva nulla di male...Tu sei geloso, e non puoi intenderlo...Si scherzava innocentemente, e...
- L'innocenza, imbecille, partorisce i figlioli! - lo interruppe Ciro furibondo. - Qualcosa, certo, dev'esserci stata sotto; come ti spieghi altrimenti che io ho dovuto combattere fin'oggi per farla addivenire al matrimonio? Come te lo spieghi?...

- S'è persuasa, finalmente, con l'aiuto di mia sorella. Ma anche tu, di', anche tu, con codesta faccia da scimunito, - riprese Ciro, fermandosi in mezzo allo scrittoio e appuntando come un'arma l'indice d'una mano contro Pepè, - anche tu, di' la verità, hai tentato di farle la corte...
Pepè lo guardò allocchito.
- Come...non capisco...

Ritratto di tizianafois

Bellissimo brano sul come ognuno di noi può credere al suo sogno, alla sua illusione, al suo desiderio, contro qualsiasi evidenza di realtà che suggerisca il contrario o comunque qualcosa di diverso dalla propria costruzione mentale.