La bicicletta nella Resistenza. Storie partigiane
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"La bicicletta? Che bello , quasi me n'ero dimenticata. Un mezzo mirabile. C'è pure stato un film, ladro di biciclette, bellissimo. La bicicletta era ambita, giudicata pericolosa dal nemico, un frutto del diavolo, che andava tolto di mezzo. Infatti i gerarchetti locali, spiazzati dall'attività del partigianato su due ruote, avevano emesso delle ordinanze di sequestro! Anche a me cercarono di portare via la "Bianchi". Fu in occasione di un rastrellamento in via dei Boderi in casa di papà ma la cameriera implorò i fascisti che quella bici era sua e che le serviva per lavorare. finì che li commosse e la "Bianchi" rimase dov'era". (...) "Non sapevamo cosa fosse il rischio tant' era la passione che faceva velo, che nascondeva le ombre della paura.(...)Lo si faceva per la nostra fede, per dire no, basta alla guerra e per un modo più giusto e più umano".
Di nulla
Ancora una volta Grazie...naty
Mille Grazie Staff e come sempre a tutti Voi che lasciate il segnalibro... Il libro incentivo lo vorrei regalare ad una mia Cara Amica Virtuale Natalina Maio
con il libro http://scrivi.10righedailibri.it/la-ragazza-di-bube
Ciao Barbara! Con le tue 10 righe hai vinto il giuoco domenicale #24, a te un libro incentivo!
Partecipo al Giuoco domenicale #24: Righe partigiane http://scrivi.10righedailibri.it/giuoco-domenicale-24-righe-partigiane
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