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Elisabetta e il Conte di Essex

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La Riforma inglese non fu soltanto un fatto religioso, ma anche sociale. Mentre lo spirito del Medioevo andava in pezzi, una rivoluzione parallela – non meno importante per vastità e completezza – si andava attuando sia nella struttura della vita secolare che nella sede del potere. Dopo aver dominato per secoli, cavalieri ed ecclesiastici scomparvero, e una nuova classe (né cavalleresca né santa) prese il loro posto, raccogliendo nelle proprie mani forti ed esperte le redini, e i piaceri, del governo. Questa aristocrazia creata dall’astuzia di Enrico VIII non era priva di doti e finì col sopraffare il potere che l’aveva messa al mondo. La figura posta sul trono divenne un’ombra, mentre i Russell, i Cavendish, i Cecil dominavano saldamente. Per molte generazioni queste famiglie furono l’Inghilterra, e anche oggi è difficile immaginarsela senza di loro. Il cambiamento fu rapido e si concluse durante il regno di Elisabetta I. La ribellione dei nobili del nord nel 1569 fu l’ultimo grande sussulto del vecchio regime per sfuggire al proprio destino. Il moto fallì e l’infelice duca di Norfolk – il debole Howard che aveva sognato di sposare Maria di Scozia – fu decapitato; il nuovo sistema sociale trovò così il suo stabile assetto...leggi le prime 28 pagine del libro pdf

Titolo originale: Elizabeth and Essex

Primi capitoli del libro di: 

Lytton Strachey, Elisabetta e il Conte di Essex, Castelvecchi Editore, Traduzione dall’inglese di Maria Teresa Calboli, 30 marzo 2014.