L’uomo di mia nonna faceva la comparsa a Cinecittà. Poi in giro si disse che non faceva più la comparsa a Cinecittà, ma la guardia giurata al palazzo della FAO.
La mattina del 2 giugno 1966, mentre mia nonna sistemava le sedie all’ingresso, davanti al televisore, io mi affacciai alla finestra della cucina e perlustrai l’intero cortile. Riconobbi soltanto il mio amico Lillo che correva in bicicletta.
La porta era stata lasciata aperta, in modo che gli ospiti potessero entrare senza suonare il campanello. Margherita arrivò che la telecronaca era già iniziata. Si fece largo nel piccolo gruppo di spettatori e venne a prender posto sulla mia stessa sedia.
Che mia nonna fosse dotata di una gran bella fantasia, era cosa nota a tutti. Quella volta s’era inventata che Umberto, in quanto guardia giurata, avrebbe sfilato in via dei Fori Imperiali insieme al resto delle forze armate italiane. Cosa nota la sua fantasia, eppure, quando all’improvviso si alzò per indicare un punto quasi impercettibile dello schermo, a tutti parve davvero di riconoscere Umberto in divisa, che marciava.
Nel pomeriggio, ci fu il gioco della bottiglia. Eravamo una decina. Margherita si era tinta le unghie con lo smalto rosso. [...] prime 36 pagine del libro

ISBN 978-88-7907-089-8

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Premio: “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain, edizioni R. Franceschini & figlio, Firenze, 1953