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La storia dell’acqua

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Signe
Ringfjorden, Sogn og Fjordane, Norvegia, 2017

Niente fermava l’acqua, la potevi seguire dal monte al fiordo, dalla neve che scendeva dal cielo e si adagiava sulle cime, al vapore che si alzava dal mare e tornava nuvola in cielo.
Ogni inverno il ghiacciaio cresceva, raccoglieva la neve e s’ingrandiva com’era giusto che fosse e ogni estate si scioglieva, si squagliava goccia dopo goccia e le gocce diventavano rigagnoli, trovavano la strada per scendere; spinti dalla forza di gravità, i rigagnoli si trasformavano in cascate, in fiumi.
Eravamo due paesi che condividevano il monte e il ghiacciaio, li condividevamo da tempo immemore. Un fianco del monte era a strapiombo, lì scrosciavano le Søsterfossene, le cascate sorelle, precipitavano fragorosamente per settecentoundici metri, giù verso il lago Eide, uno specchio d’acqua verde scuro che donava il nome al paese, Eidesdalen, e fertilità agli animali e agli uomini che ci vivevano. Leggi le prime 38 pagine pdf del libro

Primi capitoli del libro di: 

Maja Lunde, La storia dell’acqua, traduzione di Giovanna Paterniti, Marsilio Editori, 30 agosto 2018