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L'ultimo galeone

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Il camion procedeva per le strade ghiacciate di Leningrado e il conducente aveva il suo da fare a tenerlo in carreggiata; solo l’uomo accanto a lui poteva sbirciare, di tanto in tanto, oltre il piccolo vetro alle spalle e tener d’occhio quanto avveniva dietro di loro. Erano in quattro nel retro del camion. Tre uomini di Zaporožec e il testimone. Il testimone era un uomo con qualche chilo di troppo, ma forte, abituato e allenato alla lotta perché il suo lavoro era fare la guardia del corpo. Lo stavano portando allo Smol’nyj dove Vorishilov, Molotov e Stalin in persona volevano chiedergli conto di come mai il giorno prima avesse fallito la sua missione. Era il 2 dicembre 1934. Non bastavano in due a tenerlo fermo e a soffocarne la voce. Il terzo uomo aveva una Mauser nuova fiammante, ma non gli sparò. Calò violentemente il calcio dell’arma sulla sua testa. Il testimone si divincolava, disperato e inferocito al tempo stesso. Leggi le prime 48 pagine del libro

Finalista XXV edizione Premio Italo Calvino

Primi capitoli del libro di: 

Eugenio Giudici, L'ultimo galeone, Castelvecchi Editore, 28 agosto 2013.