Una giornata eccezionale, né bella né brutta
Era una mattina né bella né brutta, una di quelle mattine in cui vorresti rimanere a letto ancora dieci minuti e poi altri dieci e poi altri dieci ancora, una di quelle mattine in cui vorresti che tutti si dimenticassero di te.
“Che bello sarebbe” pensò Ilaria “se la mamma si dimenticasse del Terzo Richiamo d’Emergenza, e andasse al lavoro senza di me”.
Il Terzo Richiamo d’Emergenza era quello in cui Sabrina, la madre di Ilaria, entrava in camera stringendo in pugno uno spruzzino per le piante. [...]  prime 34 pagine del libro