Macbeth
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Macbeth: ho quasi dimenticato il gusto della paura. Passato è quel tempo in cui tutti i miei sensi si sarebbero raggelati nell'udire un grido notturno, e in cui i mie capelli si sarebbero drizzati al racconto d'una storia raccapricciante, e si sarebbero mossi, come se la vita fosse stata in loro. Mi sono saziato d'orrori, e lo spavento, ch'è il compagno consueto dei miei pensieri di massacro, non è più buono a farmi trasalire.
Perché quelle grida?
Seyton: La regina, mio signore, è morta.
Macbeth: Sarebbe pur morta, un giorno o l' altro. Il tempo per quella parola sarebbe pur dovuto venire- domani e domani e domani striscia a piccoli passi, di giorno in giorno, fino all'ultima sillaba del tempo prescritto; e tutti i nostri ieri hanno illuminato a dei pazzi il cammino verso la polverosa morte. Spegniti, spegniti, breve candela! La vita non e che un' ombra in cammino; un povero attore che s' agita e si pavoneggia per un' ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. E' un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore, e senza alcun significato.
aggiungo segnalibro
Look like the innocent flower, but be the serpent under't.
pag 59
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