Il turno
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- Quella era dunque la casa di tutti... E Stellina là, in mezzo a voi, mentre il vecchio dormiva...
- Eravamo là tutti, è vero, - ammise Pepè, - ma non si faceva nulla di male...Tu sei geloso, e non puoi intenderlo...Si scherzava innocentemente, e...
- L'innocenza, imbecille, partorisce i figlioli! - lo interruppe Ciro furibondo. - Qualcosa, certo, dev'esserci stata sotto; come ti spieghi altrimenti che io ho dovuto combattere fin'oggi per farla addivenire al matrimonio? Come te lo spieghi?...
- S'è persuasa, finalmente, con l'aiuto di mia sorella. Ma anche tu, di', anche tu, con codesta faccia da scimunito, - riprese Ciro, fermandosi in mezzo allo scrittoio e appuntando come un'arma l'indice d'una mano contro Pepè, - anche tu, di' la verità, hai tentato di farle la corte...
Pepè lo guardò allocchito.
- Come...non capisco...
Bellissimo brano sul come ognuno di noi può credere al suo sogno, alla sua illusione, al suo desiderio, contro qualsiasi evidenza di realtà che suggerisca il contrario o comunque qualcosa di diverso dalla propria costruzione mentale.