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Lady Oscar. L’eroina rivoluzionaria di Riyoko Ikeda

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Le spine di Versailles
Lunghi capelli biondi, pressoché perennemente mossi dal vento. Non sarebbero stati “accettabili” raccolti come una donna ma soprattutto costretti secondo l’ordine imposto. Grandi occhi celesti, simbolo di quella trasparenza d’animo che il destino le ha negato. Lunghe ciglia che ombreggiano di malinconia ogni sguardo. E un sorriso a metà, cinicamente segnato, che a volte sfocia in risate piene, maschera di alte – e altre – inquietudini. Lady Oscar è bella. Oltre ogni immaginazione, oltre ogni regola e soprattutto oltre ogni definizione. Conquista ogni donna che le rivolga lo sguardo. E si fa sospirare, nonostante la “bugia” che la riveste. Lady Oscar è forte. Anche qui, oltre ogni immaginazione, oltre ogni regola e oltre ogni definizione. Forte nell’animo e nel braccio, forte nel temperamento e nella dignità. È per questo binomio, che fa del personaggio l’archetipo letterario e biologico dell’androgino qui stemperato da una moderna fragilità, che negli anni l’eroina e il manga di cui è protagonista sono stati considerati un contributo all’affermazione di una nuova condizione della donna. Una sorta di manifesto femminista a fumetti. Leggi le prime 20 pagine pdf del libro

Primi capitoli del libro di: 

Valeria Arnaldi, Lady Oscar. L’eroina “rivoluzionaria” di Riyoko Ikeda, Edizioni Ultra, maggio 2015