Noi siamo qui
Guidava. Ogni tanto si fermava a fare benzina o a svuotare la vescica o a prendere alle macchinette dei pessimi caffè, scegliendo stazioni di servizio isolate e spazzate dal vento, nelle quali tutti non facevano altro che rifornirsi, fissando con sguardo assente la mano ghiacciata sulla pompa mentre aspettavano, smaniosi di ritornare al caldo delle auto e di rimettersi in strada verso la loro destinazione, qualunque fosse. Nessuno guardava, osservava o si curava di chiunque stesse facendo la stessa cosa. Nessuno notava niente, a parte l’ennesimo tizio con vestiti ingombranti che entrava in un macchinone e si reimmetteva sulla statale. Ogni tanto pioveva. Ogni tanto nevischiava. Ogni tanto c’era soltanto il vento che soffiava dalle vaste distese piatte. Non ascoltava la radio. Non consultava una cartina. Non sapeva dove stesse andando, quindi non gli importava dove si trovasse. Guidava e basta. leggi le prime 43 pagine del libro
Primi capitoli del libro di:
Michael Marshall, Noi siamo qui, timeCRIME, Traduzione dall’inglese di Andrea Bruno, 31 ottobre 2013.
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