Napule è Pino Daniele
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Penso a quel grido che invoca la sua presenza, soprattutto quando suono a Napoli, a casa nostra, appena attacco le prime note di “Quando”. Un coro che sembra un esorcismo, una bandiera piantata per sempre nel cuore di chi è stato toccato dalla sua arte, dal suo sorriso, dalla sua comicità mai guascona, così vicina a noi e così lontana dalla volgarità imperante.
Massimo che non è arrivato nemmeno al tempo della maturità, ma che sapeva come fa il cuore. Massimo, Massimo, Massimo urlano i ragazzi di ieri e di oggi ai concerti proprio come ci urla dentro questo compleanno struggente, per dirci che l’assenza è davvero un assedio […]. Qualcuno mi ha chiesto una volta quale canzone potesse descrivere meglio il mio amico Troisi. Allora non seppi rispondere, oggi direi: “Napule è”. Ecco, Troisi che non ha mai avuto cinquant’anni è come la voce dei bambini, che sale piano piano e tu sai che non sei solo. Anzi, che puoi essere maledettamente solo.
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