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Ninive, 808 a. C.
Il buio scivolava su Ninive mentre il primo raggio di sole infuocava le dune. Nel Palazzo d’Estate, lambito dal fiume, il silenzio era rotto soltanto dai canti mattutini alla dea Ishtar: una nenia pigra e leggera come il volo di un cormorano sulle acque del Tigri. Nel cuore del palazzo, una donna sedeva su ampi cuscini damascati, affacciata sui giardini interni dell’...
Il libro scivola in maniera fluida e semplice e piacevole,. Manca di un'idea centrale che catturi il lettore. Si legge in pochi minuti. molto gradevole, ma superficiale.
Il respiro affannato. Il battito di un cuore.
Questo è tutto ciò che Abril sente mentre corre nel corridoio.
Non guardare indietro.
Mentre sale le scale.
Nero. Bianco.
Mentre entra nella luce.
Cosa ho fatto?
Mentre chiude l’ingresso nei sotterranei del teatro spostando a
fatica una libreria.
Abril crolla a terra. Si copre il volto con le mani e scoppia a
piangere. Le lacrime bagnano le dita ancora arrossate per la cera
bollente.
Si tappa la bocca. Nessuno la deve sentire.
Queste righe sono un esempio del registro stilistico e della facilità della scrittura. Ma non resta nulla nella memoria. E' evanescente, anche si dotato di humour