Storie di normale dislessia. 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi
Cominceremo dal genio più grande dell’età moderna e anche di tutti i tempi: Albert Einstein.
Albert, nato in Germania a fine del 1800, da bambino parlò in ritardo e la sua famiglia era molto preoccupata per questo. La sorella raccontò che quando cominciò a parlare ripeteva ogni frase a se stesso a bassa voce; questa abitudine strana la conservò fino all’età di 7 anni.
Imparò a leggere a 9 anni, nonostante si vedesse che era un bambino intelligente.
Egli raccontò che a scuola il suo punto debole era la memoria. Questo problema non lo abbandonò tanto che, quando era già uno scienziato famoso, non si vergognava di avere nel suo studio una lavagna dove c’erano scritte le tabelline.
A un giornalista, sbalordito per la sua abitudine di non imparare a memoria il proprio numero di telefono, replicò assai seriamente che il suo cervello era troppo prezioso per occuparlo a mandare a memoria numeri che poteva benissimo scrivere sulla sua agenda, e che solo uno sciocco l’avrebbe intasato con dati del tutto inutili. [...] primo capitolo del libro
ISBN 978-88-6204-098-3
Illustrazioni: Federico Alfonsetti
Allegato CDmp3 - Voce Narrante: Paola Brieda
Età: dai 7anni e oltre
JUNIOR D «ad alta leggibilità» anche per i dislessici: nuovo carattere EasyReading visibile nel PDF per la prima volta sul web
sinossi (Cristina Fanni - 10 rdl Blog.alfemminile.com)
Primi capitoli del libro di:
Rossella Grenci - Daniele Zanoni, Storie di normale dislessia. 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi, Edizioni Angolo Manzoni, 10 marzo 2011
Così ci ha scritto la mamma di un ragazzino dislessico: "Ho provato a far leggere a mio figlio l'anteprima del libro 'STORIE DI NORMALE DISLESSIA' su 10 Righe dai Libri e, con sommo stupore, ho notato dei miglioramenti nella scorrevolezza, nella precisione e, persino, nella comprensione"...
Quando diventò insegnante disse ad un ragazzo che aveva difficoltà in matematica:
«Non ti preoccupare delle tue difficoltà con la matematica, io ho fatto più fatica di te…»
(frase da p. 36)